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Tra Balze e Acqua Zolfina (sostituisce Terre Bianche di Siena che sarà effettuata in data successiva)
Conducono “i priori”
Tempo di percorrenza: 3:30 ore + le soste
Percorso di circa  10,5 Km
Dislivello: 270 m in salita
Difficoltà: T/E
Difficoltà
Ritrovo presso la sede del Gruppo trekking alle ore 8:15 partenza 8:30

Dopo il Trekking è prevista una sosta alla “SAGRA DELLE FRITTELLE DI RISO”

Per raggiungere la zona, da Arezzo in autostrada A1  uscita al casello Valdarno, direzione San Giovanni Valdarno quindi Castelfranco di Sopra, percorrendo la SP.8  in prossimità di località Riguzze, Botriolo, all’altezza del mobilificio si imbocca la sterrata  sulla destra.

Delle Balze scriveva Leonardo da Vinci nel Codice Hammer:

“Questa valle (Valdarno di sopra) riceveva sopra il suo fondo tutta la terra portata dall’acqua di quella intorbidita, la quale si vede ancora a’ piedi del Pratomagno restare altissima, dove li fiumi l’han consumata e in fra essa terra si vede le profonde segature dei fiumi, che quivi son passati, li quali discendono del gran monte di Pratomagno, nelle quali segature non si vede vestigio alcuno di nichi (conchiglie) di terre marine.”

Le Balze del Valdarno è un’ Anpil (area naturale protetta di interesse locale) instituita nel 1998 dai comuni di Terranuova Bracciolini, Castelfranco di Sopra, Loro Ciuffenna e Pian di Scò. Il territorio è un altipiano formatosi dai detriti che colmarono il fondo del lago pleistocenico che centomila anni fa si erano accumulati in un’ampia area lunga 40 km circa (da Laterina a Matassino) larga 10 km dal Chianti al Pratomagno e alta 300 m di quota. Tormentato e profondamente inciso dall’erosione fluviale delle acque che scendono dal versante del Pratomagno e confluiscono in Arno, le Balze, sono ciò che resta, dello smantellamento degli antichi sedimenti provocato dagli agenti atmosferici, e dall’uomo che qui si è insediato in epoca antica. Un ambiente unico e raro nella sua bellezza con strutture geologiche, dal caratteristico colore giallo ocra, alte anche un centinaio di metri e costituite da sabbie, argille e ghiaie stratificati, intercalate da profonde forre. Sebbene l’ANPIL sia stata istituita principalmente per le sue emergenze geomorfologiche, non mancano al suo interno anche altri aspetti di interesse ambientale, sia dal punto di vista vegetazionale che faunistico. La strada “Setteponti” delimita il lato nord-orientale del’ANPIL, e sin da epoca etrusca univa la popolazione insediata nella valle tra Arezzo e Firenze; in seguito con i romani divenuta Cassia Vetus il suo utilizzo si è protratto nei secoli successivi, pievi e castelli sorti in periodo medievale e in posizione strategica lungo le vie principali di comunicazione, ne segnano il percorso e ne completano il valore culturale e il pregio paesaggistico da preservare. 

Il percorso inizia dalla strada bianca che collega la provinciale di Botriolo con Case Riguzze; da Casa S. Antonio seguendo il tracciato della strada bianca, costeggiato da campi e orti ci immettiamo subito nel paesaggio unico delle Balze che si mostrano in tutta la loro maestosità. Oltrepassato il bivio dell’acqua zolfina (antichissima sorgente di acqua sulfurea) si attraversa il ponte e seguendo i segnali e il tracciato, si raggiunge in breve Piantravigne. Dopo una sosta nel piccolo borgo, dal quale si gode un panorama stupendo su tutto il comprensorio delle Balze, si ritorna al bivio. Ci incamminiamo verso destra in leggera salita e dopo pochi metri sempre sulla destra, delle scale di legno ci conducono alla sorgente dell’acqua zolfina. Si procede sempre in salita ed in breve si raggiunge la provinciale Setteponti. Si svolta a sinistra e lungo il cammino si incontra la Badia di San Salvatore a Soffena. Si riprende il cammino lungo via Giovanni XXIII, sulla sinistra prima di Porta al Pino, o Porta Aretina, dopo un tabernacolo si  scende rapidamente penetrando nel canyon sottostante, fino  a raggiungere il fosso. Ora il sentiero si presenta imboscato e in alcuni tratti passa nell’alveo del fosso. Superate le case abbandonate di Piecosta si riprende la strada battuta, non mancano tra la vegetazione scorci di rara bellezza dei pinnacoli e delle guglie delle Balze. Si prosegue tra campi e orti, percorrendo la strada diretta a sud

 

Coordinate GPS del punto di partenza dell’escursione :

Latitudine:     43.606947

Longitudine:  11.543704

Cartografia:

Carta dei sentieri “Pratomagno”, 1:25000, Provincia di Arezzo e Club Alpino Italiano, Edizioni S.E.L.C.A.