Mare e Monti - Isola d’Elba. Un manoscritto del XVIII sec. - 30 e 31 marzo 2019

Serie Arte e cultura nel verde toscano.

Il gruppo trekking aderisce alla presentazione del volume e del trekk

organizzato: Fabrizio F.

Difficoltà: E

Lunghezza percorso: Km 10

Tempo di percorrenza: 4-5 ore

Dislivello positivo 609 m

Dislivello negativo -497 m

Il trekk sull'Isola d'Elba, organizzato da Fabrizio Fiaschi, sarà preceduto dalla presentazione del suo volume, presso il  Comune di Portoferraio.

Si prega di prenotarsi entro domenica 10 , i posti sono limitati.

 Programma:

Sabato 30: Arrivo a Portoferraio con mezzi propri (treno o auto con parcheggio Piombino circa 16 euro x 2 giorni oppure parking non custodito gratuito)

                Treno da Firenze ore. 7.28 cambio a Livorno, arrivo a Piombino marittima 10.32. Traghetto ore 11.00. Arrivo a Portoferraio 12.10.

                Treno da Firenze ore 11.00 cambio a Pisa, arrivo a Piombino Marittima 14.05. Traghetto ore 15.00. Arrivo a Portoferraio ore 16.10.

Sabato 30 ore 18.00 presentazione del libro " Isola de l'Elba- un manoscritto del XVIII secolo".

Pernottamento presso l' Ape Elbana nel centro storico di Portoferraio. Mezza pensione 50 euro in doppia, 60 singola escluso vino.

Domenica 31 trekking del confine. Km 10. descrizione a breve.

Il ritorno e' previsto per la domenica tardo pomeriggio poiche' il trekking inizia verso le h 9 e finisce verso le 14.30/15.00.

Traghetto ore 17.10 arrivo a Piombino marittima ore 18.20. Treno 18.45 arrivo a firenze ore 21.32.

 

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Il trekking del confine

Bivio viale Einaudi Provinciale per Enfola – Villa San Martino

Dalla fermata dell'autobus situata al bivio della provinciale per l'Enfola e viale Einaudi prendiamo il sentiero 247 che inizia con una strada asfaltata in salita. La strada si trasforma presto in sentiero che sale sino alla selletta di Monte Poppe. Da qui seguiamo i cartelli indicatori per l'innesto col sentiero 248 verso destra. Giunti sul 248, che qui è una carrareccia comoda e larga, prendiamo a sinistra in direzione Monte San Martino. Qui percorriamo proprio l'antico confine che in questo tratto non coincide coll'attuale confine comunale perché nel 1950 esso si ampliò includendo la zona dell'Enfola, di Viticcio e della Biodola. L'antica linea di confine proveniva dalla spiaggia di Acquaviva ove era collocato il cippo n.9, l'ultimo. Poco prima di passar sotto al Serrone delle cime, poco oltre un bivio a destra con un sentiero indicato da una freccia gialla, dove la strada fa un'ansa verso destra, lasciamo la carrareccia e saliamo su per il monte con un sentierino appena evidente nella boscaglia. Teniamo alla nostra destra degli affioramenti rocciosi e dopo poco giungiamo al Termine n.8 delle Ceppete.

Ritorniamo sui nostri passi continuando a camminare sulla carrareccia sino a giungere all'asfalto della strada per Procchio al bivio per la Biodola. Attraversiamo la strada seguendola a sinistra per pochi metri fino a trovare di fianco ad una recinzione la continuazione del sentiero 248. Seguiamo il sentiero salendo ai resti di un vecchio acquedotto e continuando sempre in salita nel bosco sino a giungere all'innesto col sentiero 245 proveniente da Procchio. Noi continuiamo a sinistra nel tratto comune fra il 245 ed il 248. Presto ci troviamo fuori dal bosco ad un cartello indicatore. Seguiamo le indicazioni per Monte San Martino sino a giungere alla larga carrareccia su cui passa la GEA. Attraversiamo la carrareccia e ci infiliamo in un sentierino in forte salita, n.214, che in breve ci porta sul Monte San Martino dove fa bella mostra di sé il Termine, datato 1929 e realizzato in muratura, quindi non settecentesco ma che probabilmente è collocato nel medesimo punto ove era il Termine n.7.

Dopo aver ammirato il bellissimo panorama sull'Isola, quasi a 360°, continuiamo sul crinale passando dal Monte Barbatoia e quindi scendendo precipitosamente sulla carrareccia dove passa la GTE. Seguiamo la carrareccia verso destra fino a trovare la stradina che a destra porta al Molino a Vento. Giunti ai ruderi del mulino ci immergiamo nella macchia verso destra, quindi tornando indietro rispetto al nostro percorso, per andare a cercare il cippo collocato nel 1579. Seguiamo una labile traccia nella macchia cercando di seguire il crinale. Siamo appena sopra la carrareccia che abbiamo prima percorso per arrivare al mulino. In una piccola radura troviamo questo signacolo su cui ancora è possibile vedere una croce incisa. Il valore legale di questo cippo, come testimone del passaggio del confine, fu annullato nel 1689 ma per fortuna nessuno lo rimosse dal sito ove si trova.

Torniamo al Mulino a Vento e da qui alla carrareccia dove passa la GEA. Appena un po' avanti troviamo a sinistra il sentiero 221 per la villa napoleonica di San Martino. In circa mezzora di discesa nel bosco arriviamo alla villa ed alla fermata dell'autobus che ci riporta a Portoferraio.

 

Lunghezza percorso: Km 10

Tempo di percorrenza: 4-5 ore

Dislivello positivo 609 m

Dislivello negativo -497 m

 

 

 

 

 

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