villa Petraia 2012

Film!


Conduce: Roberta P.
Dislivello: 260 m in salita, 300 m in discesa
Tempo di percorrenza ore 4 h
Lunghezza; km 12
Difficoltà: Trekking senza particolari difficoltà. Strada asfaltata, strada carrozzabile e sentiero CAI N. 5
Difficoltà
Ritrovo: presso la sede del Gruppo Trekking alle ore 8.00 partenza ore 8.15
8.30 Inizio Visita guidata a Villa La Pietraia
ore 10.00 inizio trekking, percorso: Pietraia - via dell'Osservatorio - Sentiero delle Serre - San Silvestro a Ruffignano (m 288) - Valcenni (m 366)- Cippo ai caduti di Radio CORA (m 350) - San Lorenzo a Serpiolle (m 180) - Serpiolle - La Pietraia

Prima del nostro trekking faremo una visita guidata alla villa e alle parti prospicenti di origine cinquecentesca del giardino.

LA VILLA PETRAIA
La Villa Petraia nasce come castello medievale dei Brunelleschi e poi viene acquistata dai Medici e radicalmente trasformata dal Buontalenti che aggiunge il cortile – poi coperto nell’Ottocento – con arcate affrescate su due lati dal Volterrano e da Cosimo Daddi. Il Tribolo realizza il giardino all’italiana e un giardino pensile con una fontana in marmo, e il Giambologna la statua in bronzo di Venere-Fiorenza, ora conservata al chiuso. L’edificio è a due piani, con il torrione centrale rialzato nel Cinquecento e arricchito con un belvedere sporgente sulla sommità. Il parco dietro la villa, costituito da viali e corsi d’acqua, è collegato a quello della vicina Villa di Castello.

http://it.wikipedia.org/wiki/Villa_La_Petraia

 

Oltre alla Villa e allo spendido panorama cghe si puo mmirare da Monte Morellorenderemo omaggio al cippo che ricorda i partigiani uccisi, durante la resistenza, che facevano parte di “Radio Cora”

Radio CORA (acronimo per COmmissione RAdio) fu un'emittente clandestina, approntata e gestita da membri del Partito d'Azione fiorentino, che dal gennaio al giugno 1944 mantenne i contatti tra la Resistenza toscana e i comandi alleati.
Ideatori dell'iniziativa furono Carlo Ludovico Ragghianti e Enrico Bocci, che poterono contare sull'appoggio di una ventina di collaboratori. L'attività della radio clandestina, che si curava di trasmettere informazioni sulle attività dei tedeschi a Firenze ai comandi alleati e di richiedere aiuti per i partigiani, fu talmente importante che il 2 giugno 1944 gli alleati paracadutarono nel Pratese alcuni loro uomini per dare man forte alla radio.
La prima sede della radio clandestina fu in Piazza Indipendenza e successivamente fu ripetutamente spostata in altre sedi per sfuggire alla caccia di tedeschi e repubblichini.

La retata tedesca

L'ultima sede di Radio CORA fu in uno stabile di Piazza d'Azeglio dove i tedeschi irruppero il 7 giugno 1944: un giovane speaker, Luigi Morandi, tentò un'estrema difesa e riuscì ad uccidere un giovane soldato tedesco, prima di essere ferito a morte.
Nell'ambito della retata vennero arrestati altri collaboratori: Enrico Bocci, Carlo Campolmi, Maria Luigia Guaita, Giuseppe Cusmano, Gianfranco Desiderio Gilardini (detto "Franco") e Gilda La Rocca. Il capitano dell'Aeronautica Italo Piccagli si consegnò spontaneamente ai repubblichini, sperando di scagionare gli altri.

L'esecuzione

Nei giorni successivi Italo Piccagli, Enrico Bocci e quattro dei soldati alleati che erano stati paracadutati vennero portati vicino al torrente Terzolle in località Cercina (una frazione collinare di Sesto Fiorentino) e fucilati assieme alla partigiana Anna Maria Enriques Agnoletti e ad un partigiano cecoslovacco.
Il corpo di Enrico Bocci non fu mai ritrovato. Gli altri componenti furono prima portati a Villa Triste per essere torturati e poi inviati nei lager in Germania ma Gilda La Rocca, Gianfranco Gilardini e Maria Luigia Guaita riuscirono a scappare dal treno e ad evitare la deportazione.

Onorificenze

Enrico Bocci, Italo Piccagli, Luigi Morandi e Anna Maria Enriques Agnoletti, furono insigniti della Medaglia d'Oro al valor militare alla memoria; un monumento fu eretto a Cercina per ricordare le vittime.
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